martedì 4 gennaio 2011

NON DIMENTICHIAMOLI




Sono migliaia le persone anziane sole e in difficoltà, dimenticate dai familiari e da una società che troppo spesso li lascia nell’emarginazione e prigionia, così diventando facile bersaglio di truffatori senza scrupoli. A volte capita che muoiano anche da soli. Nel periodo estivo la maggior parte di persone che li custodiscono e cioè nipoti , figli e parenti vari se ne vanno in vacanza.
Infatti, spesso accade che i vigili del fuoco vengono contattati e scoprano i cadaveri di questi poveri “vecchietti” chiusi dentro le loro case, giacenti su un divano o magari davanti alla televisione. Sicuramente la causa della morte non è per “fame” ma spesso e volentieri per solitudine.
Gli anziani, in genere, prima di precipitare in questa voragine di abbandono, hanno molto tempo che non sanno come adoperare.
Ma questo tempo “vuoto” inutilizzato nutre la sensazione della propria inutilità, fino a chiudere chi ne soffre nello scontroso rifiuto di ogni rapporto.
Un tempo esisteva rispetto per gli anziani, amore, calore, solidarietà, e anche supporto. Oggi questa generazione  ha rivoluzionato tutto il sistema umanitario.
Discoteca, droga e tant’altro, sono la linfa della fascia  giovanile, che fa dimenticare loro che a casa hanno dei cari nonni che attendono compagnia. Precisamente la fascia più povera e scartata dalla comunità rimane sempre quella degli anziani.
Il mio appello è di stare più vicini a loro, donandogli l’amore di cui hanno bisogno, fatto di sincerità  profonda, e cordiale umanità, che un domani sarà utile  anche a noi.
  
Marco Corinaldesi



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