domenica 14 agosto 2011

MARCO CORINALDESI, PER AFFRONTARE LA CRISI CI VUOLE BEN ALTRO:

Proprio ieri il governo ha attuato una manovra anti crisi che certamente è di spiccata importanza, poiché andrà a concretare un taglio di circa 45,5 miliardi, non male. Un movimento che farà saltare almeno 36 provincie (quelle con meno di 300.000 abitanti), verranno accorpati i comuni sotto i mille residenti, e anche una bella addensata sui Tfr dei dipendenti statali, quelli che guadagnano almeno 90.000 euro annui. Nonostante siano mancati tanti altri tagli fondamentali, del tipo: l'utilizzo incessante delle cosiddette auto blu, la doppia carta di credito dei parlamentari e senator,i come le pensioni vitalizie che usufruiscono, da non sottovalutare le innumerevoli persone che il Presidente della Repubblica Napolitano ha come staff. Sebbene di tutto ciò non sia stato eliminato nulla, devo dire che qualcosa di positivo, pur se minimo, è uscito dalla manovra di Palazzo Chigi, infatti, ci saranno dei soldi che si recupereranno e soprattutto sprechi che verranno definitivamente cestinati. Eppure, non è sufficiente, non è la risoluzione al problema dell’immenso debito pubblico, dove la nostra cara nazione si è forzatamente addentrata. Questa maledetta “crisi” è mondiale non è di certo solo italiana. Non esisterà manovra finanziaria realmente efficace se non si sconfigge il potere della finanza e dell’economia ormai imperante sulla politica e sui popoli, questo è il problema. Ci vuole una politica forte, energetica, possente e soprattutto prestante, una politica che possa fare politica, senza essere corrotta, mossa, usata e manovrata dalle grandi banche internazionali e dalle leggi di mercato che, con quattro "sciacalli" governano e ricattano non solo la politica, ma tutti i popoli, esercitando un potere cumulativo e soprattutto impositivo e di conseguenza antidemocratico. Il fatto che  anche l’America enuncia la crisi in questi giorni, mi viene il voltastomaco. Come diavolo è possibile che proprio loro, sì, lo stato più potente del mondo viva nella crisi, quando: con guerre, con forzature, e spargimento di sangue s’impadronisce del petrolio e di tante altre risorse di tutti gli altri stati, considerando la loro possente base di risorse? Questo è vergognoso. Il cosiddetto ordine mondiale da dove pensiate che parta? Il potere della globalizzazione e delle grandi banche, non vi viene il dubbio che la nostra nazione e l’Europa tutta, siano giocattoli manovrati dall’alto? Pensate che veramente viviamo in democrazia? Non è così, il popolo non è sovrano, il popolo non ha potere sulla moneta, bensì è incapace e debole e soprattutto è dominato e gestito dal “Dio denaro privatizzato” in termini tecnici il “signoraggio bancario”. Non saranno efficaci gli sforzi di risparmio che potranno attuare i governi Europei per affrontare questa grande crisi se non si lotta assiduamente questo congegno funesto e dannoso.  Siamo giunti al momento che questa Europa, deve avere la capacità di rifiutarsi ad investire soldi per guerre che non ci appartengono, non dobbiamo sacrificare le vite dei nostri figli e fratelli per interessi di altri. Non credo di sbagliare nel dire che, siamo “stufi” della pseudo- democrazia che ci schiaccia con tutte le sue vili armi. Siamo giunti al punto di ritornare alla politica, quella seria, che abbraccia veramente la gente, perché motivata dalla gente, che lotta con il popolo per il popolo. Una politica al servizio dei cittadini, non i cittadini al servizio della politica.  Per questo io ho scelto il modello di abbracciare un'idea: Sociale, popolare, nazionale, La Destra di Francesco Storace come vera ed unica alternativa a questo sistema.


MARCO CORINALDESI
COORDIANTORE LA DESTRA CASSIA FLAMINIA
PRESIDENTE NAZIONALE ORDINE STUDENTESCO

giovedì 28 aprile 2011

(OMNIROMA) Roma, 28 APR

(OMNIROMA) Roma, 28 APR - "La delega alla Sicurezza che il sindaco del comune di Sant'Oreste Sergio Menichelli ha voluto conferire al ostro Marco Corinaldesi ci riempie di gioia. Cio' sta a dimostrare che quando si lavora con impegno e passione, poi arrivano anche le soddisfazioni, chi ha scelto di militare con la Destra di Storace sapeva del duro percorso che avrebbe dovuto compiere, ma l'incarico dato oggi a Corinaldesi dimostra che coraggio e coerenza alla fine sono doti che vengono premiate, a nome di tutta la Federazione provinciale romana giungano a Marco Corinaldesi i piu' sinceri auguri di buon lavoro unitamente ad un ringraziamento al Sindaco per il gesto compiuto". Lo dichiara in una nota Roberto Buonasorte segretario della Federazione de La Destra.


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lunedì 25 aprile 2011

MARCO CORINALDESI, RIFLESSIONE SULLA BIBBIA:


Conoscere la Bibbia è certamente importantissimo, poiché essa rappresenta senza dubbio, uno dei più sorprendenti documenti etici di ogni tempo. Non conoscerla e lo dico senza presunzione, è in un certo senso dimenticare le radici della filosofia, dell’architettura, dell’arte, della poesia, della letteratura.
Ho avuto da sempre la convinzione che la Genesi, non fu scritta per spiegare il “processo” della creazione, ma soprattutto è stata scritta per aiutarci a comprendere lo “scopo” della creazione.
Infatti, gli autori hanno narrato la creazione del mondo in sette giorni, senza tuttavia saperne nulla. Faccio alcuni esempi: raccontavano che Dio creò la luce il primo giorno, e il sole nel quarto, che la terra fosse piatta anziché tonda e circondata dalle acque.
Sono però altrettanto convinto, che gli autori intuirono la natura dell’uomo, la nostra natura.
Sapevano che, comunque la natura di noi comuni mortali è divisa; conoscevano i nostri conflitti interiori; avevano intuito che possiamo anche amare i nostri fratelli e in contempo odiarli; Conoscevano gli impulsi che ci spingono a commettere violazioni nei confronti degli altri;
Erano informati delle nostre paure nell’essere mortali; degli sforzi che facciamo per vivere con le nostre incertezze, la solitudine, e anche la nostra avidità; Conoscevano i nostri punti deboli e anche quelli forti; sapevano che spesso non siamo le persone che vorremmo essere o che dovremmo essere.
Ecco, perché vale la pena di consultate la Genesi.
Ovviamente, c’è chi crede, e chi non crede alla bibbia, c’è chi sostiene che quanto scritto sia un’eresia, e inversamente c’è chi afferma che tutto sia vero così com’é.
Il “dubbio” e la “fede” non sono tra loro incompatibili, come invece sostiene chi prende la Bibbia alla lettera. Coloro che agisco senza avere mai dei dubbi fanno veramente paura.
Anche se, a mio avviso, c’è più fede in dubbio onesto che in molte certezze.
La Bibbia spesso e volentieri, è stata usata dalle mani spagliate, come ad esempio, nel caso dei padroni degli Stati americani del sud prima della guerra civile, che ne traevano citazioni a difesa della schiavitù.
Ancora oggi, assistiamo a guerre, conflitti, conflagrazioni e ostilità nel nome della religione, forse proprio perché nella Bibbia ci sono alcune pagine che contengono abbastanza odio, violenza e avvolte anche fanatismo.
Tuttavia, sono un credente alla mia religione con convinzione, ma sono altrettanto convinto che mai si fa il male così integralmente, briosamente e disinvoltamente come quando lo si fa per convinzione religiosa.
Per questo, confermo che la religione, è un bene per le persone buone e un male per le persone cattive.
Questa è la mia riflessione.

Marco Corinaldesi


25 APRILE: FESTA DELL'ODIO ROSSO

Sebbene il regime del dopoguerra della pseudo democrazia, abbia cambiato e usato la storia della nostra Patria, imponendo ai popoli una storia: artefatta, fasulla, adulterata e riscritta a loro gradimento e consumo.
Oggi più che mai asserisco: Con dignità, gloria, e virtù, di pregare per le anime dei nostri caduti, stando vicini ai loro parenti, avendo sempre rispetto per chi immolò la vita per la salvezza e l’onore d’Italia.
Per questo, ogni anno dico no, alla solennizzazione di un lutto nazionale, contrariamente dico si, ad una vera pacificazione nella nostra nazione.

Marco Corinaldesi

venerdì 25 marzo 2011

MARCO CORINALDESI, ECCO LA COSIDDETTA FESTA DELL’ UNITA’ D’ITALIA:

Patria si, Patria no, è questo il nonsenso. Ormai in Italia funziona così, quando si apre un festeggiamento nazionale, tutti ci si addentrano pur di mostrarsi buonisti, moralisti, perbenisti e tradizionalisti per il nostro paese.
Oggi 17/03/2011, viene solennizzata la cosiddetta festa dell’unità d’Italia, che andrebbe a dimostrare l’unione della nostra nazione che compie ben 150 anni.
Di colpo, assistiamo ad un pseudo e momentaneo cambiamento: Gli antipatriottici che si scoprono patriottici, gli antinazionalisti che si riconoscono nazionalisti, e non sarebbe neanche strano adocchiare anche gli anarchici che fanno i disciplinati e gli ordinati.
Questo è il nostro popolo, ormai è così che “l’italiano” è classificato, il mutamento del pensiero perfetto sotto una grossa maschera: quella dell’illusione, dell’illogicità, e della contraddizione assoluta.
Per chi conosce una pochino la storia della nostra nazione, come si può festeggiare un’unità nazionale che ha vissuto sanguinose guerre civili? Come possiamo parlare di unione oggi, quando viene celebrato il 25 aprile che anziché essere una festa è bensì un lutto? Non possiamo dimenticare l’8 settembre del 1943 quando, molti italiani intrapresero il sentiero dell’onore sacrificandosi per il nome della Patria, perché non se ne parla? E il terrorismo degli anni di piombo, che ha causato numerosi morti senza un briciolo di giustizia? Poi le mafie, che hanno seminato migliaia di vittime e ancora inquietano terrore? Il nostro popolo che è torchiato dal potere incontrastato delle banche con il signoraggio? Tutto questo può definirsi unione?
Unione è legame, armonia, accordo e solidarietà, non è di certo falsità, doppiezza e disgregazione popolare.
Io credo, che non si debba ancora gettare ipocrisia e fango sulla nostra amata nazione, è stato fatto fin troppo, verifichiamo definitivamente le feste nazionali, valorizzando quelle che rispettano tutti e non alcuni, eliminando quelle che considerano altri e disprezzano molti.
Bisognerebbe in modo definitivo fare chiarezza, curare le numerose ferite che per troppi anni sono state lasciate aperte sia nella mente che nel cuore delle persone,da un sistema che ha mostrato solo faziosità, con la divulgazione di una storia artefatta manipolata dall’egemonia della falsa democrazia a proprio uso e consumo.
Quando si parla di Patria, non si parla di geografia ma di un’idea, di un amore, di un forte attaccamento alla nazione, se tutti assimilerebbero questo concetto – valore, allora potremmo veramente concepire il termine dell’unificazione nazionale, e magari si potrà riuscire nella maniera più azzurra e trasparente a reagire per risolvere questa incognita infinita.
Vogliamo bene alla nostra Italia,onoriamola con ardore e fervore e soprattutto non dimentichiamoci che noi tutti, siamo figli di questo raggiante e magnifico tricolore.

Marco Corinaldesi
Dirigente La Destra
Pres. Nazionale OS

venerdì 4 marzo 2011

MARCO CORINALDESI, DAI GAZEBO AI CONVEGNI FINO ALLE ELEZIONI

Come annunciato qualche tempo fa, dopo gli innumerevoli gazebo territoriali, gite e iniziative sociali, Il Coordinamento Cassia – Flaminia che comprende quindici dei comuni della provincia di Roma, sta lavorando con costanza e applicazione svolgendo convegni pubblici in ogni comune del territorio, affrontando temi sulla nostra identità politica, il Mutuo Sociale e il Piano Casa. Assemblee per affermare che nella nostra amata Patria - La Destra - è presente, sempre più compatta e coerente con militanti che lottano diligentemente per una continuità ideale e soprattutto, per una metamorfosi dell’attuale sistema politico - economico e sociale del paese che è sempre più allo sbando.
Nel mese di Maggio affronteremo le elezioni amministrative che si voteranno in sei dei quindici comuni della nostra area. Come coordinatore e responsabile del territorio espongo questo messaggio: Cari segretari cittadini, militanti e simpatizzanti, abbiamo il dovere come unica vera destra, simbolo dell’onore, dell’equità e della virtù, di fare risultato. Dobbiamo raggiungere un esito che dovrà essere d’esempio di lealtà e franchezza ma anche e specialmente per dare risposte politiche alla nostra cittadinanza.
Nei mesi scorsi abbiamo abbracciato nella nostra casa, più amministratori comunali: Sindaci, Assessori e Consiglieri che hanno fiancheggiato la nostra battaglia aderendo a La Destra.
Siamo giunti al momento di non mollare, lavorando con dedizione per far sì che, i nostri candidati dovranno riuscire ad essere eletti con questo simbolo, quello de La Destra di Francesco Storace.
La gente sta rispondendo ai nostri progetti perché noi come Destra ci siamo, sia come presenza e partecipazione, ma principalmente perché trasmettiamo la nostra idea che è sempre stata e sarà la più valorosa e capace a stare veramente dalla parte della gente.
Andiamo avanti per non fermarci mai!

Il Coordinatore
Marco Corinaldesi




E’ IL NOSTRO TEMPO:

Amici, dirigenti e militanti,è giunto il momento che ora più che mai dobbiamo dedicare tutto il nostro ardore, la concentrazione e la nostra forza nel dimostrare a l’Italia e all’ Europa che esiste una sola destra.
Il PDL che si frammenta, il FLI che non è mai esistito, la sinistra che è fallita, il centro che crea solo “casini”, sono segnali che aprono un solo sentiero alla gente, quello della retta via, quello della coerenza, quello de La Destra, la nostra Destra, La Destra di tutti, La Destra di Francesco Storace.
Una Destra che si avvalora delle proprie radici, delle proprie tradizioni, dei valori come punto cardine, sia etici che politici per un solo scopo “Il Paese”.
In una politica dove tutti parlano di “Sociale”, anche il più piccolo partitino nel suo programma introduce il “Sociale”, e questo solo per attirare consensi defraudando il popolo, perché il sociale è solo nel nostro DNA.
Non dimentichiamoci che “Sociale” è la nostra cultura è la nostra idea e il nostro spirito, è il nostro stile di vita e lo è sempre stato e soprattutto lo sarà sempre.
Siamo giunti al tempo, sì, perché è il nostro “tempo”, abbiamo la possibilità di affermare che qualcuno in tempi bui con le sue battaglie aveva ragione, mi riferisco a Giorgio Almirante e quel qualcuno che oggi ci sta donando una continuità ideale con sacrificio, senza dismettere il passato, manifestando lealtà, equità e dedizione, si chiama Francesco Storace.
Il 19 Marzo a Milano La Destra avrà occasione di abbracciare la gente del nord con una manifestazione nazionale.
Partecipare significherà “vincere”, noi siamo La Destra e gli altri sono piccole meteore che appaiono e scompaiono.
Noi non siamo mai scomparsi.

Marco Corinaldesi