domenica 14 agosto 2011

MARCO CORINALDESI, PER AFFRONTARE LA CRISI CI VUOLE BEN ALTRO:

Proprio ieri il governo ha attuato una manovra anti crisi che certamente è di spiccata importanza, poiché andrà a concretare un taglio di circa 45,5 miliardi, non male. Un movimento che farà saltare almeno 36 provincie (quelle con meno di 300.000 abitanti), verranno accorpati i comuni sotto i mille residenti, e anche una bella addensata sui Tfr dei dipendenti statali, quelli che guadagnano almeno 90.000 euro annui. Nonostante siano mancati tanti altri tagli fondamentali, del tipo: l'utilizzo incessante delle cosiddette auto blu, la doppia carta di credito dei parlamentari e senator,i come le pensioni vitalizie che usufruiscono, da non sottovalutare le innumerevoli persone che il Presidente della Repubblica Napolitano ha come staff. Sebbene di tutto ciò non sia stato eliminato nulla, devo dire che qualcosa di positivo, pur se minimo, è uscito dalla manovra di Palazzo Chigi, infatti, ci saranno dei soldi che si recupereranno e soprattutto sprechi che verranno definitivamente cestinati. Eppure, non è sufficiente, non è la risoluzione al problema dell’immenso debito pubblico, dove la nostra cara nazione si è forzatamente addentrata. Questa maledetta “crisi” è mondiale non è di certo solo italiana. Non esisterà manovra finanziaria realmente efficace se non si sconfigge il potere della finanza e dell’economia ormai imperante sulla politica e sui popoli, questo è il problema. Ci vuole una politica forte, energetica, possente e soprattutto prestante, una politica che possa fare politica, senza essere corrotta, mossa, usata e manovrata dalle grandi banche internazionali e dalle leggi di mercato che, con quattro "sciacalli" governano e ricattano non solo la politica, ma tutti i popoli, esercitando un potere cumulativo e soprattutto impositivo e di conseguenza antidemocratico. Il fatto che  anche l’America enuncia la crisi in questi giorni, mi viene il voltastomaco. Come diavolo è possibile che proprio loro, sì, lo stato più potente del mondo viva nella crisi, quando: con guerre, con forzature, e spargimento di sangue s’impadronisce del petrolio e di tante altre risorse di tutti gli altri stati, considerando la loro possente base di risorse? Questo è vergognoso. Il cosiddetto ordine mondiale da dove pensiate che parta? Il potere della globalizzazione e delle grandi banche, non vi viene il dubbio che la nostra nazione e l’Europa tutta, siano giocattoli manovrati dall’alto? Pensate che veramente viviamo in democrazia? Non è così, il popolo non è sovrano, il popolo non ha potere sulla moneta, bensì è incapace e debole e soprattutto è dominato e gestito dal “Dio denaro privatizzato” in termini tecnici il “signoraggio bancario”. Non saranno efficaci gli sforzi di risparmio che potranno attuare i governi Europei per affrontare questa grande crisi se non si lotta assiduamente questo congegno funesto e dannoso.  Siamo giunti al momento che questa Europa, deve avere la capacità di rifiutarsi ad investire soldi per guerre che non ci appartengono, non dobbiamo sacrificare le vite dei nostri figli e fratelli per interessi di altri. Non credo di sbagliare nel dire che, siamo “stufi” della pseudo- democrazia che ci schiaccia con tutte le sue vili armi. Siamo giunti al punto di ritornare alla politica, quella seria, che abbraccia veramente la gente, perché motivata dalla gente, che lotta con il popolo per il popolo. Una politica al servizio dei cittadini, non i cittadini al servizio della politica.  Per questo io ho scelto il modello di abbracciare un'idea: Sociale, popolare, nazionale, La Destra di Francesco Storace come vera ed unica alternativa a questo sistema.


MARCO CORINALDESI
COORDIANTORE LA DESTRA CASSIA FLAMINIA
PRESIDENTE NAZIONALE ORDINE STUDENTESCO

giovedì 28 aprile 2011

(OMNIROMA) Roma, 28 APR

(OMNIROMA) Roma, 28 APR - "La delega alla Sicurezza che il sindaco del comune di Sant'Oreste Sergio Menichelli ha voluto conferire al ostro Marco Corinaldesi ci riempie di gioia. Cio' sta a dimostrare che quando si lavora con impegno e passione, poi arrivano anche le soddisfazioni, chi ha scelto di militare con la Destra di Storace sapeva del duro percorso che avrebbe dovuto compiere, ma l'incarico dato oggi a Corinaldesi dimostra che coraggio e coerenza alla fine sono doti che vengono premiate, a nome di tutta la Federazione provinciale romana giungano a Marco Corinaldesi i piu' sinceri auguri di buon lavoro unitamente ad un ringraziamento al Sindaco per il gesto compiuto". Lo dichiara in una nota Roberto Buonasorte segretario della Federazione de La Destra.


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lunedì 25 aprile 2011

MARCO CORINALDESI, RIFLESSIONE SULLA BIBBIA:


Conoscere la Bibbia è certamente importantissimo, poiché essa rappresenta senza dubbio, uno dei più sorprendenti documenti etici di ogni tempo. Non conoscerla e lo dico senza presunzione, è in un certo senso dimenticare le radici della filosofia, dell’architettura, dell’arte, della poesia, della letteratura.
Ho avuto da sempre la convinzione che la Genesi, non fu scritta per spiegare il “processo” della creazione, ma soprattutto è stata scritta per aiutarci a comprendere lo “scopo” della creazione.
Infatti, gli autori hanno narrato la creazione del mondo in sette giorni, senza tuttavia saperne nulla. Faccio alcuni esempi: raccontavano che Dio creò la luce il primo giorno, e il sole nel quarto, che la terra fosse piatta anziché tonda e circondata dalle acque.
Sono però altrettanto convinto, che gli autori intuirono la natura dell’uomo, la nostra natura.
Sapevano che, comunque la natura di noi comuni mortali è divisa; conoscevano i nostri conflitti interiori; avevano intuito che possiamo anche amare i nostri fratelli e in contempo odiarli; Conoscevano gli impulsi che ci spingono a commettere violazioni nei confronti degli altri;
Erano informati delle nostre paure nell’essere mortali; degli sforzi che facciamo per vivere con le nostre incertezze, la solitudine, e anche la nostra avidità; Conoscevano i nostri punti deboli e anche quelli forti; sapevano che spesso non siamo le persone che vorremmo essere o che dovremmo essere.
Ecco, perché vale la pena di consultate la Genesi.
Ovviamente, c’è chi crede, e chi non crede alla bibbia, c’è chi sostiene che quanto scritto sia un’eresia, e inversamente c’è chi afferma che tutto sia vero così com’é.
Il “dubbio” e la “fede” non sono tra loro incompatibili, come invece sostiene chi prende la Bibbia alla lettera. Coloro che agisco senza avere mai dei dubbi fanno veramente paura.
Anche se, a mio avviso, c’è più fede in dubbio onesto che in molte certezze.
La Bibbia spesso e volentieri, è stata usata dalle mani spagliate, come ad esempio, nel caso dei padroni degli Stati americani del sud prima della guerra civile, che ne traevano citazioni a difesa della schiavitù.
Ancora oggi, assistiamo a guerre, conflitti, conflagrazioni e ostilità nel nome della religione, forse proprio perché nella Bibbia ci sono alcune pagine che contengono abbastanza odio, violenza e avvolte anche fanatismo.
Tuttavia, sono un credente alla mia religione con convinzione, ma sono altrettanto convinto che mai si fa il male così integralmente, briosamente e disinvoltamente come quando lo si fa per convinzione religiosa.
Per questo, confermo che la religione, è un bene per le persone buone e un male per le persone cattive.
Questa è la mia riflessione.

Marco Corinaldesi


25 APRILE: FESTA DELL'ODIO ROSSO

Sebbene il regime del dopoguerra della pseudo democrazia, abbia cambiato e usato la storia della nostra Patria, imponendo ai popoli una storia: artefatta, fasulla, adulterata e riscritta a loro gradimento e consumo.
Oggi più che mai asserisco: Con dignità, gloria, e virtù, di pregare per le anime dei nostri caduti, stando vicini ai loro parenti, avendo sempre rispetto per chi immolò la vita per la salvezza e l’onore d’Italia.
Per questo, ogni anno dico no, alla solennizzazione di un lutto nazionale, contrariamente dico si, ad una vera pacificazione nella nostra nazione.

Marco Corinaldesi

venerdì 25 marzo 2011

MARCO CORINALDESI, ECCO LA COSIDDETTA FESTA DELL’ UNITA’ D’ITALIA:

Patria si, Patria no, è questo il nonsenso. Ormai in Italia funziona così, quando si apre un festeggiamento nazionale, tutti ci si addentrano pur di mostrarsi buonisti, moralisti, perbenisti e tradizionalisti per il nostro paese.
Oggi 17/03/2011, viene solennizzata la cosiddetta festa dell’unità d’Italia, che andrebbe a dimostrare l’unione della nostra nazione che compie ben 150 anni.
Di colpo, assistiamo ad un pseudo e momentaneo cambiamento: Gli antipatriottici che si scoprono patriottici, gli antinazionalisti che si riconoscono nazionalisti, e non sarebbe neanche strano adocchiare anche gli anarchici che fanno i disciplinati e gli ordinati.
Questo è il nostro popolo, ormai è così che “l’italiano” è classificato, il mutamento del pensiero perfetto sotto una grossa maschera: quella dell’illusione, dell’illogicità, e della contraddizione assoluta.
Per chi conosce una pochino la storia della nostra nazione, come si può festeggiare un’unità nazionale che ha vissuto sanguinose guerre civili? Come possiamo parlare di unione oggi, quando viene celebrato il 25 aprile che anziché essere una festa è bensì un lutto? Non possiamo dimenticare l’8 settembre del 1943 quando, molti italiani intrapresero il sentiero dell’onore sacrificandosi per il nome della Patria, perché non se ne parla? E il terrorismo degli anni di piombo, che ha causato numerosi morti senza un briciolo di giustizia? Poi le mafie, che hanno seminato migliaia di vittime e ancora inquietano terrore? Il nostro popolo che è torchiato dal potere incontrastato delle banche con il signoraggio? Tutto questo può definirsi unione?
Unione è legame, armonia, accordo e solidarietà, non è di certo falsità, doppiezza e disgregazione popolare.
Io credo, che non si debba ancora gettare ipocrisia e fango sulla nostra amata nazione, è stato fatto fin troppo, verifichiamo definitivamente le feste nazionali, valorizzando quelle che rispettano tutti e non alcuni, eliminando quelle che considerano altri e disprezzano molti.
Bisognerebbe in modo definitivo fare chiarezza, curare le numerose ferite che per troppi anni sono state lasciate aperte sia nella mente che nel cuore delle persone,da un sistema che ha mostrato solo faziosità, con la divulgazione di una storia artefatta manipolata dall’egemonia della falsa democrazia a proprio uso e consumo.
Quando si parla di Patria, non si parla di geografia ma di un’idea, di un amore, di un forte attaccamento alla nazione, se tutti assimilerebbero questo concetto – valore, allora potremmo veramente concepire il termine dell’unificazione nazionale, e magari si potrà riuscire nella maniera più azzurra e trasparente a reagire per risolvere questa incognita infinita.
Vogliamo bene alla nostra Italia,onoriamola con ardore e fervore e soprattutto non dimentichiamoci che noi tutti, siamo figli di questo raggiante e magnifico tricolore.

Marco Corinaldesi
Dirigente La Destra
Pres. Nazionale OS

venerdì 4 marzo 2011

MARCO CORINALDESI, DAI GAZEBO AI CONVEGNI FINO ALLE ELEZIONI

Come annunciato qualche tempo fa, dopo gli innumerevoli gazebo territoriali, gite e iniziative sociali, Il Coordinamento Cassia – Flaminia che comprende quindici dei comuni della provincia di Roma, sta lavorando con costanza e applicazione svolgendo convegni pubblici in ogni comune del territorio, affrontando temi sulla nostra identità politica, il Mutuo Sociale e il Piano Casa. Assemblee per affermare che nella nostra amata Patria - La Destra - è presente, sempre più compatta e coerente con militanti che lottano diligentemente per una continuità ideale e soprattutto, per una metamorfosi dell’attuale sistema politico - economico e sociale del paese che è sempre più allo sbando.
Nel mese di Maggio affronteremo le elezioni amministrative che si voteranno in sei dei quindici comuni della nostra area. Come coordinatore e responsabile del territorio espongo questo messaggio: Cari segretari cittadini, militanti e simpatizzanti, abbiamo il dovere come unica vera destra, simbolo dell’onore, dell’equità e della virtù, di fare risultato. Dobbiamo raggiungere un esito che dovrà essere d’esempio di lealtà e franchezza ma anche e specialmente per dare risposte politiche alla nostra cittadinanza.
Nei mesi scorsi abbiamo abbracciato nella nostra casa, più amministratori comunali: Sindaci, Assessori e Consiglieri che hanno fiancheggiato la nostra battaglia aderendo a La Destra.
Siamo giunti al momento di non mollare, lavorando con dedizione per far sì che, i nostri candidati dovranno riuscire ad essere eletti con questo simbolo, quello de La Destra di Francesco Storace.
La gente sta rispondendo ai nostri progetti perché noi come Destra ci siamo, sia come presenza e partecipazione, ma principalmente perché trasmettiamo la nostra idea che è sempre stata e sarà la più valorosa e capace a stare veramente dalla parte della gente.
Andiamo avanti per non fermarci mai!

Il Coordinatore
Marco Corinaldesi




E’ IL NOSTRO TEMPO:

Amici, dirigenti e militanti,è giunto il momento che ora più che mai dobbiamo dedicare tutto il nostro ardore, la concentrazione e la nostra forza nel dimostrare a l’Italia e all’ Europa che esiste una sola destra.
Il PDL che si frammenta, il FLI che non è mai esistito, la sinistra che è fallita, il centro che crea solo “casini”, sono segnali che aprono un solo sentiero alla gente, quello della retta via, quello della coerenza, quello de La Destra, la nostra Destra, La Destra di tutti, La Destra di Francesco Storace.
Una Destra che si avvalora delle proprie radici, delle proprie tradizioni, dei valori come punto cardine, sia etici che politici per un solo scopo “Il Paese”.
In una politica dove tutti parlano di “Sociale”, anche il più piccolo partitino nel suo programma introduce il “Sociale”, e questo solo per attirare consensi defraudando il popolo, perché il sociale è solo nel nostro DNA.
Non dimentichiamoci che “Sociale” è la nostra cultura è la nostra idea e il nostro spirito, è il nostro stile di vita e lo è sempre stato e soprattutto lo sarà sempre.
Siamo giunti al tempo, sì, perché è il nostro “tempo”, abbiamo la possibilità di affermare che qualcuno in tempi bui con le sue battaglie aveva ragione, mi riferisco a Giorgio Almirante e quel qualcuno che oggi ci sta donando una continuità ideale con sacrificio, senza dismettere il passato, manifestando lealtà, equità e dedizione, si chiama Francesco Storace.
Il 19 Marzo a Milano La Destra avrà occasione di abbracciare la gente del nord con una manifestazione nazionale.
Partecipare significherà “vincere”, noi siamo La Destra e gli altri sono piccole meteore che appaiono e scompaiono.
Noi non siamo mai scomparsi.

Marco Corinaldesi




lunedì 31 gennaio 2011

MARCO CORINALDESI, IL 10 FEBBRAIO OS NON DIMENTICHERA’ UNA PARTE DELL’OLOCAUSTO ITALIANO:


Ordine Studentesco per il 10 febbraio dovrà dare una forte rappresentanza, un segnale preciso e coerente, in merito al terribile, angoscioso e luttuoso evento delle foibe.
Ricordare le oltre trecentomila vittime Italiane infoibate vive da coloro che, ancora oggi vengono pubblicizzati come eroi dai media, e  raccontati come liberatori  nei libri di storia didattici.
Una pagina buia, cupa e tetra per la sua drammaticità quanto oscura per la sua omertà.
Una verità celata per moltissimi anni da un’Italia che sapeva, compreso l’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini, delle atrocità eseguite dai titini nei confronti della povera popolazione d’Istria, Fiume e Dalmazia.
Come Presidente nazionale di Ordine Studentesco invito calorosamente tutti i dirigenti regionali e provinciali di OS, compresi tutti gli iscritti al movimento a manifestare: con banchetti, striscioni, manifesti o volantini, qualsiasi cosa simbolica che possa onorare ricordando con virtù queste povere vittime per mano dei partigiani.
Inoltre mi associo con tutta la comunità di OS con il massimo impegno nell’intento di riuscire a far introdurre nelle istituzioni scolastiche nuovi argomenti storici, affinché tutti, giacché siamo in un paese democratico, possano avere la possibilità di conoscere, apprendere e soprattutto nel rendere chiarezza su alcuni fatti di storia terribilmente accaduti e vergognosamente eclissati dall’istituzione scolastica.

Il Resp. Naz. OS
Marco Corinaldesi





venerdì 14 gennaio 2011

Marco Corinaldesi, FIAMMA FUTURA APPOGGIA ORDINE STUDENTESCO

E' con immenso piacere che sono a comunicare in tale data, venerdì 14 Gennaio 2011 che, è stata giunta un intesa con Piero Puschiavo e Gabriele Tasso attuali responsabili di Fiamma Futura al quale hanno aderito assieme al loro gruppo, al progetto sociale scolastico e universitario di Ordine Studentesco.
OS grazie anche al supporto di FF dimostra ancora una volta la sua crescita nel territorio nazionale.
Un benvenuto caloroso e militante a tutto il movimento FF, sono certo che grazie a quest’unità d'area scolastica, lavoreremo il più possibile per riuscire a creare quella fatidica Anima sociale di cui non solo i giovani studenti hanno bisogno, bensì tutta l'istituzione scolastica.

   Marco Corinaldesi
Responsabile nazionale
  Ordine Studentesco

martedì 4 gennaio 2011

NON DIMENTICHIAMOLI




Sono migliaia le persone anziane sole e in difficoltà, dimenticate dai familiari e da una società che troppo spesso li lascia nell’emarginazione e prigionia, così diventando facile bersaglio di truffatori senza scrupoli. A volte capita che muoiano anche da soli. Nel periodo estivo la maggior parte di persone che li custodiscono e cioè nipoti , figli e parenti vari se ne vanno in vacanza.
Infatti, spesso accade che i vigili del fuoco vengono contattati e scoprano i cadaveri di questi poveri “vecchietti” chiusi dentro le loro case, giacenti su un divano o magari davanti alla televisione. Sicuramente la causa della morte non è per “fame” ma spesso e volentieri per solitudine.
Gli anziani, in genere, prima di precipitare in questa voragine di abbandono, hanno molto tempo che non sanno come adoperare.
Ma questo tempo “vuoto” inutilizzato nutre la sensazione della propria inutilità, fino a chiudere chi ne soffre nello scontroso rifiuto di ogni rapporto.
Un tempo esisteva rispetto per gli anziani, amore, calore, solidarietà, e anche supporto. Oggi questa generazione  ha rivoluzionato tutto il sistema umanitario.
Discoteca, droga e tant’altro, sono la linfa della fascia  giovanile, che fa dimenticare loro che a casa hanno dei cari nonni che attendono compagnia. Precisamente la fascia più povera e scartata dalla comunità rimane sempre quella degli anziani.
Il mio appello è di stare più vicini a loro, donandogli l’amore di cui hanno bisogno, fatto di sincerità  profonda, e cordiale umanità, che un domani sarà utile  anche a noi.
  
Marco Corinaldesi



domenica 2 gennaio 2011

MARCO CORINALDESI, ORDINE STUDENTESCO ECCO LA PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA


ORDINE STUDENTESCO

Nasce questo movimento studentesco con lo scopo di riportare “ordine” nelle scuole che affogano nel “disordine”.
Un ordine regolare di giusto funzionamento dell’istituzione scolastica basato sul rispetto delle regole e sulla realizzazione di una sintesi dei “valori” su cui fondano la libertà, la giustizia, la democrazia e la sicurezza, intesa sia come misura amministrativa, ma principalmente come mezzo che possa rendere una garanzia futura ai giovani.
Trasmettere nelle scuole un equilibrio dove gli studenti possano indirizzarsi in un percorso destinato alla creazione di “un’anima sociale”, cercando di lavorare prima sulla “proposta” poi sulla “protesta”.
Solo così possiamo affrontare la “giusta battaglia”.


LA GIUSTA BATTAGLIA

La giusta battaglia ha come scopo di forgiare e attuare un “organismo” utile alla collettività scolastica. Sviluppare nelle scuole non una “rivoluzione sessantottina”, o  una rivolta che creerebbe solo tensione, angoscia e turbamento tra i giovani, ma alla costruzione di un insieme gradevole, armonioso, compatto e coerente, rivolto a diffondere nelle scuole un’anima sociale.
Questo è il nostro motto, e bisogna far in modo che la“struttura” diventi “azione”.

STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE

La struttura nel suo termine e praticità dovrà essere la base più importante e solida indispensabile per sorreggere questo gruppo, e si costruisce con “l’unione” dei nostri elementi portanti, e cioè: la nostra idea, i nostri valori, le nostre radici, le nostre tradizioni, la comunicazione, la partecipazione e l’attività.
Questi membri formano la porzione centrale più interna e cioè un nucleo energetico e vigoroso che, va ad intelaiare e fortificare con un’ossatura massiccia il nostro movimento. L’organizzazione non dovrà essere che una retta e onesta cooperazione mirata a rinforzare la struttura.

PROPOSTA E PROTESTA

Giustizia scolastica

Noi vogliamo che nelle scuole ci sia più “giustizia scolastica” intendiamo, come principio morale che esige il rispetto del diritto e dell’equità.

Lotta contro il negazionismo delle nostre idee

In una scuola che dal dopoguerra ad oggi, si è mostrata solo di appartenere alla “fasulla democrazia” imponendo con l’insegnamento ideologie di parte agli studenti,  noi ci opponiamo e vogliamo che tutti debbano avere la legittimità a credere e manifestare la libertà di parola, di  pensiero e di idee, senza discriminazioni ideologiche ormai divenute imperanti negli istituti.

Lotta al caro libri

Studiare per gli studenti è un diritto oltre che un dovere, per questo ci battiamo per ottenere una diminuzione del costo dei libri didattici, e anche una riduzione delle uscite poiché sono sempre più vuote di contenuto, magari utilizzando un testo unico per ogni materia, lavorando più sulla qualità, che la quantità.
Solo così potremmo alleggerire le spese delle famiglie, visto la drammaticità economica in cui vivono.


Lotta alla faziosità ideologica presente nei libri di Storia

Ormai sono moltissimi gli anni in cui le scuole insegnano agli studenti una storia artefatta riportata sui libri di Storia, a proprio uso, gradimento e consumo. Riteniamo che non sia giusto obbligare una comunità a studiare delle faziosità ideologiche lontane da un insegnamento democratico.
Per questo vogliamo l’introduzione di nuovi argomenti affinché tutti abbiano delle opportunità ad  apprendere delle verità vergognosamente nascoste da molti anni.

Formazione

Vogliamo che la scuola sia lo strumento reale per la formazione della gioventù, prendendo d’esempio i giusti insegnamenti di ieri: l’educazione, l’istruzione, il rispetto, la disciplina che, ad oggi sono messi in secondo piano.

Lavoro

La scuola dovrà essere il treno di partenza, il lavoro, il punto di arrivo.
Scuola e Lavoro, dovranno essere allineati per far si che, si possa creare una struttura che noi vogliamo sociale.  La formazione didattica dovrà essere proiettata all’utilità degli studenti, che si affacceranno poi nel mondo del lavoro.

Meritocrazia

Valutiamo che nelle scuole c’è un deciso bisogno di più diritto alla stima, alla riconoscenza, e anche alla giusta ricompensa, ovviamente in virtù delle proprie capacità, l’impegno o qualità delle persone, riconoscendo il merito non solo agli alunni ma anche ai bravi insegnanti.

Desiderio e Diritto

Nel mondo della scuola più volte sono rivelate proteste spoglie e sguarnite di contenuto, poiché è sempre esistita una fascia di pochi o di molti, dove credono che il desiderio debba per diritto essere realizzato.
Crediamo che il diritto sia un insieme di principi raccolti e codificati allo scopo di dare ai membri di una comunità regole oggettive di comportamento su cui si forma un’ordinata convivenza, e non si basa sul capriccio individuale.

Accendiamo la fiaccola della speranza per non spengerla mai.


 Il fondatore di OS
Marco Corinaldesi

LA RIFORMA GELMINI E' LEGGE



Finalmente dopo lunghi disordini, proteste senza significato, incendi e terrorismo, è stata approvata questa legge sull’università.
Quelle baronie, quello stile sessantottino, quegli sprechi economici che hanno una coda di lunghi anni, quella dottrina impositiva e sinistroide che ha dominato una vita nelle scuole, il tutto verrà “per fortuna” messo in castigo.
Forse si aprirà una nuova porta o meglio un portone, quello della meritocrazia per tutti, anche per gli studenti che vergognosamente hanno contestato, mettendo a ferro e fuoco le strade e aggredendo perfino le forze dell’ordine. Cos’è che hanno reclamato in sostanza?
Sono certo se avessimo domandato ad almeno il novanta per cento dei manifestanti, la causa di questa loro rivolta, avrebbero risposto, “ma non so”.
Bisogna proprio dire che quanto abbiamo assistito  nel periodo prenatalizio è stato un atto deplorevole miserevole e pietoso, l’esempio più sbagliato e il modello più esatto dell’ignoranza che si potesse mostrare a un’intera comunità.
Ancor più scandaloso è stato il programma televisivo del signor Santoro che, col suo classico metodo da Stalinista non solo cercava di giustificare quei teppisti, ma era chiara ed evidente la sua incitazione che gli trasmetteva, vale a dire la volontà di scagliarsi non  tanto contro la scuola ma contro il governo.
Cosa c’è stato dietro tutto questo caos? Una mossa Politica? Oppure una strategia per cercare di far cadere il governo? Potrebbero essere delle ipotesi molto plausibili. Sicuramente se questo fatto accaduto fosse stato un film, nel suo retroscena ci sarebbe stato l’Antiberlusconismo e lo stesso avrebbe avuto anche un altro ruolo, quello del protagonista invisibile.
Cari studenti, ragazzi assidui frequentatori dei centri sociali, è giunta l’ora che vi mettiate a studiare e, se non né avete voglia, non infastidite chi cerca di realizzarsi nella sua vita con lo studio, sacrificandosi economicamente e impegnando gran parte del loro tempo.  
Cercate di aiutare a concretare tale legge, a rendere la scuola come il reale strumento della formazione e dell’educazione, non della distruzione e del disfacimento poiché questo sarebbe un male per tutti anche per voi stessi.
Termino questa mia nota, riferendomi alle sommosse accadute nei giorni scorsi colme di slogan, ribattendo con un altro detto: meno protesta, più proposta sempre e comunque per la collettività studentesca e non per il singolo individuo.
Costruiamo un’anima sociale con Ordine Studentesco si può.


    IL RESPONSABILE DI OS
           Marco Corinaldesi



L'INGIUSTIZIA NON TRIONFERA'


Vi presento il signor Cesare Battisti, benché la sua fama vorrei illustrare per chi non è informato chi è costui.
Negli anni settanta era un membro dei proletari armati per il comunismo, fu autore di quattro omicidi anche se non per scopi politici ma per rapina, egli è in fuga da ventinove anni dall’Italia, spaziando tra la Francia e il Messico e per ultimo si consolidò in Brasile. Un fuggifuggi incessante per non pagare la sua pena che ammonta a quattro ergastoli.
Il passato degli anni di piombo ci ha illuminato non solo questo caso, esattamente, il Battisti non era l’unico terrorista comunista che approfittò della protezione estera che il PCI dava agli assassini fuggiaschi, infatti, tra gli innumerevoli casi, ne cito un altro, mi riferisco e non dimentico quello dell’assassino Oreste Scalzone, allora militante del movimento Potere Operaio che, sebbene la sua condanna a sedici anni si rifugiò in Francia e ritornò in libertà nel 2007 poiché la sua pena cadde in prescrizione.
Torniamo al caso quotidiano, nonostante la nostra nazione abbia chiesto giustamente l’estradizione di Cesare Battisti, il Presidente brasiliano Lula ha risposato con esito negativo, dichiarando, ed è una menzogna, che il “buon Battisti” secondo il Brasile è un perseguitato e come tale in Italia potrebbe essere vittima di vendette.
Questa è una frottola, una balla vera e propria, è evidente che questo signore omicida è protetto da Lula,  per una causa mirata, magari per un vecchio favore politico che doveva ricambiare a qualcun altro, inoltre è chiara la dimostrazione che  Lula ha voluto porgere alla nostra piccola nazione.
Un segnale d’imponente forza di autorità, di dominanza, in poche parole la nostra amata Patria è stata considerata meno di niente dal cosiddetto “grande” Brasile.
E’ un fatto miserevole anche questo episodio, mi riferisco ai soliti quattro “compagnucci”italiani che sono contrari al rimpatrio di quest’uomo malvagio, d'altronde cosa ci si poteva aspettare?  Però, è altrettanto vergognoso la totale indifferenza e distanza presa dall’ambasciata brasiliana malgrado gode nella nostra ospitalità.
A questo punto, il governo dovrà prendere una seria decisione, issare la sua voce per farsi rispettare e ahimè non dovrà fallire.
I parenti delle vittime per mano di questo criminale con tutto il popolo italiano dovranno cercare di non soccombere dinanzi ad una tale ingiustizia, lottando uniti, facendo udire il loro coro di giustizia ed equità fino in sud dell’America.
Battisti deve essere carcerato in Italia,è qui che ha compiuto i suoi crimini, è qui che ha tolto la vita a degli innocenti con il loro divertimento, la loro gioia, quella che non mancherà ad egli perché anche se è una mia impressione, questo sicario difficilmente verrà consegnato alle nostre autorità giudiziarie e rimarrà lì ha godersela per il resto della sua vita.
Non resta che affidarsi alla fede in Cristo nostro Signore giacché non perdonerà colui che ha
ucciso e, alla fine di questo romanzo criminale sono certo che sconterà la sua pena o in un mondo o nell’altro.


 Marco Corinaldesi Coordinatore 
La Destra Cassia - Flaminia